Ciao!
Quello che si è appena concluso è stato un fine settimana piuttosto pieno e dai ritmi più serrati di quelli della finale di Champions tra Liverpool e Real Madrid: tra gli orari della Moto GP e quelli della F1 intercorreva giusto il tempo di un caffè.
Insieme alle categorie madre, ci sono state quelle minori – come la F2, con Drugovich che ha dato spettacolo nel Principato – e, ultima per orario ma non per importanza, la 500 miglia di Indianapolis! Più che un weekend di gara, infatti, è stato un sequestro di persona: chi ha deciso di seguire tutte le categorie scese in pista in questo ultimo weekend di maggio, tra prove, qualifiche e gare, è scomparso dai radar di amici e parenti per un po’.
E allora cominciamo!
Prima ancora di aver smaltito il fine settimana spagnolo e aver trovato la risposta alla domanda di Hamilton su dove sarebbero arrivati senza il contatto con Magnussen – alla quale, in assenza di altri dati, potremo quindi rispondere con 42 – è cominciato il Gran Premio di Monaco. A minare le (poche) certezze con cui gli uomini di Brackley credevano di arrivare a Montecarlo dopo l’incoraggiante domenica spagnola, ci ha allora pensato un bouncing da far saltare gli occhi del povero #44 fuori dalle orbite. Sullo sconnesso circuito di Monaco, nel tentativo di scrollarsi di dosso la maledizione che lo vede non arrivare mai alla fine del suo Gran Premio di casa, Leclerc ha esordito prendendosi le FP1 davanti a Perez, che si è invece portato a casa le FP3 davanti alle due Ferrari e al compagno di squadra. Il #1 di casa Red Bull, invece, non ha mai brillato nel weekend monegasco, piazzandosi quarto anche al termine delle qualifiche, dietro a Perez e a una bellissima prima fila tutta rossa con pole di Leclerc per il secondo anno consecutivo.
Il #16 – che pure non è l’unico ad avere un rapporto travagliato con la gara casalinga –aveva provato a esorcizzare la sfortuna prevedendo sorprese per la giornata di domenica, in cerca della vittoria che lo avrebbe riportato in testa al mondiale e incoronato finalmente re in casa sua. In effetti, la pioggia che ha ritardato di oltre un’ora la partenza del Gran Premio è stata un bell’imprevisto, ma ha creato comunque meno danni della strategia Ferrari. A passare per primo sotto la bandiera a scacchi è stato infatti Perez, seguito da Sainz e Verstappen. Leclerc, che almeno è riuscito ad arrivare al traguardo vincendo quindi la maledizione di Montecarlo – ma solo quella – ha chiuso invece al 4° posto. Insomma, se nel weekend in cui si è corsa anche la 500 miglia di Indianapolis avessi dovuto scommettere sulla vittoria di un ex pilota dell’Alfa Romeo Sauber in una delle competizioni della Triple Crown avresti fatto meglio a puntare su Marcus Ericsson piuttosto che sul monegasco di casa Ferrari. Chi ha imbroccato la strategia sono stati invece l’Alpine e Alonso, che per preservare le gomme ha tenuto dietro un Hamilton irrequieto dichiarando candidamente di fregarsene della frustrazione del #44 che lo inseguiva con un passo gara migliore.
Tra le 10 cose che nessuno ti ha mai detto sul Gran Premio di Monaco, prossimamente, verrà inserito anche il fatto che in quel di Montecarlo chiudono un occhio solo sulle tasse mentre sul significato delle parole non transigono: la FIA ha infatti bocciato il reclamo della Ferrari sulla questione della linea gialla calpestata – non “oltrepassata” – dalle due Red Bull.
In questo weekend dai ritmi serrati, dicevamo, ha corso anche la Moto GP sul circuito del Mugello. A. Espargaro ha fatto segnare il miglior tempo nelle FP2 del venerdì mentre Bagnaia si è portato a casa le FP3 della giornata di sabato. A gran sorpresa, la Pole è invece stata conquistata dal buon Di Giannantonio. Per restare in tema di piloti vittime di maledizioni, oltre al povero Marquez, che dovrà sottoporsi alla quarta operazione al braccio destro, anche ENEA BASTIANINI sembra avere qualche conto in sospeso con il fato: o vince tutto o non riesce a vedere il podio neanche col binocolo. Durante la gara, infatti, il #23 si è spalmato a pochi giri dalla fine – 10, per l’esattezza – dopo la rimonta bestiale dalla 12ª posizione dovuta a una pessima partenza. Alla fine, a tagliare il traguardo del Gran Premio del Mugello – nonostante il circuito sia uno dei più green al mondo – è stato il rosso scarlatto della Ducati di Bagnaia, seguito da Fabio Quartararo – ancora leader del mondiale – e A. Espargaro, che ha corso la gara su un’Aprilia assai particolare. La scuderia di Noale, peraltro, aveva appena confermato il rinnovo di entrambi i piloti e stipulato un accordo con RNF, che lascia Yamaha, per il 2023. Un weekend da ricordare, dunque!
Senza lasciare agli appassionati il tempo di riprendere fiato, si correrà anche il prossimo fine settimana con il GP di Catalogna per la Moto GP e il Jakarta E-Prix della Formula E. La Formula 1 si prenderà invece una settimana di pausa – si spera anche di riflessione – prima del GP di Baku del 12 giugno, weekend in cui si disputerà anche la 24 ore di Le Mans, alla quale conviene arrivare con la giusta preparazione!
Alla prossima!