Ciao!
Weekend di gioie e dolori nel mondo dei motori! Non partiremo però dai secondi – che non vogliamo mica il morale sprofondi – ma cominceremo dalle prime che tanto non occuperanno molto tempo: son pochine!
Partiamo dunque dalla Formula E, che non vorremmo mai ti dimenticassi che c’è. Il silenzioso campionato, non vuole infatti essere ignorato: ha rotto il silenzio e aperto il sipario per declamare a gran voce il nuovissimo calendario. Sì, ok, è solo provvisorio, ma non mi pare il caso di usare quel tono accusatorio… senza andare troppo lontani, io non saprei dirti per certo neanche cosa farò domani: dare date sicure prima della prossima stagione sarebbe stata proprio una bella ambizione! Nel frattempo, per tamponare l’attesa, le silenti monoposto si son sfidate a Marrakesh ed è stato Mortara a uscire vittorioso dalla grande contesa.
Sì, questa newsletter ho deciso che la scrivo tutta in rima, e non sbuffare che alla fine poi ti chiederai come mai non l’abbia fatto prima.
Non è vero, avrò pietà della musicalità e tornerò alla prosa canonica, che qua adesso devo declamare una cosa supersonica: annuncio infatti ufficialmente aperto il televoto le iscrizioni all’evento dell’anno, l’“Endurance Time FuoriTraiettoria.com 2×90″ che, dopo 3 lunghi anni farà a gran richiesta il suo ritorno giovedì 21 luglio 2022 nel rinnovato VKI!
Beh, fine dei festeggiamenti. Qui cominciano i dolori veri… non subito, però, perché all’alba del Gran Premio di Silverstone – e diciamo fino allo spegnimento dei semafori al via della gara – le cose sembravano ancora poter andare con un senso. In quella che è sempre stata una tappa chiave per lo sviluppo delle vetture, tra ali, cofani e specchietti retrovisori, come da tradizione le scuderie hanno portato in Inghilterra vari aggiornamenti.
Il weekend di gara si apre col botto, anzi, col Bottas in testa al termine delle poco utili e molto bagnate FP1, mentre al termine delle FP2, con delle condizioni di pista più favorevoli per girare, si è cercato di recuperare il tempo perso nella mattinata e ci ha pensato Sainz a chiudere davanti a tutti, precedendo Hamilton e Norris. Che qualcosa stesse andando diversamente dal solito, per la verità, era già emerso durante le FP3, chiuse con una doppietta Red Bull – e fin qua tutto ok – e la Ferrari di Leclerc che ha dovuto lottare con la Mercedes di Russell per il terzo posto mentre il compagno se la vedeva con Lewis Hamilton per il quarto. Alla fine, comunque, il poleman del Gran Premio di Bretagna è stato proprio il #55, premiato dai profili social della F1 con una bellissima grafica dedicata all’importante traguardo raggiunto… beh, era ora che qualcuno riconoscesse la #104 a chi veste i colori Ferrari!
Bene, da qui in avanti è scoppiato il caos: Zhou ha mostrato di sapersi girare meglio dei pancake in padella la domenica mattina, Leclerc ha mostrato di saper tenere a bada ben più di un avversario riuscendo a limitare i danni del boicottaggio ad opera della sua stessa scuderia, Hamilton ha attivato la modalità orca assassina provocando delle potenti 2018 vibes nel cuore di ogni Ferrarista e Mick Schumacher ha riscoperto il suo lato tedesco nelle vesti dell’incazzosissimo Zwergpinscher che se la prende col cugino più grande provando un coraggioso sorpasso sul Dobermann #1.
In un Gran Premio dall’esito prevedibile quanto uno di MotoGP (inimmaginabile – ndr) alla fine è stato proprio il neolaureato Polesitter #104 della Ferrari a portarsi a casa il gradino più alto del Podio, seguito da Perez e Hamilton… ma lasciamo che sia il nostro puntale (a differenza di chi lo scrive, famoso per i suoi ritardi) riassunto a scendere nel dettaglio:
A questo punto non resta che aspettare le prossime mosse, che si giocheranno già il prossimo weekend sul suolo austriaco, al Red Bull Ring. Stai a casa, bevi molto e non affaticarti, che al prossimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 bisogna arrivarci riposati!
Alla prossima!